“Voglio trovare un senso a tante cose,
anche se tante cose un senso non ce l’ha”
L’altro ieri chiacchieravo con Mario, un vecchio amico di Milano. Uno con moglie e figlio che per qualche anno era stato in vacanza in Sardegna e che quest’estate voleva tornarci. Ovviamente con un budget più limitato, quindi in cerca di un’offerta.
“Navigando sul sito della Repubblica on line”, mi dice, “mi imbatto in questo banner”.
“Interessante! Ci clicco su e mi ritrovo su questa pagina: Visit Sardinia, guida turistica ufficiale della Regione Sardegna. Bene, sito ufficiale, mi posso fidare. E in primo piano, OVUNQUE, cartellini rossi con prezzi incredibili! Beh, vale la pena cercare l’offerta più vantaggiosa e magari – perché no? – cogliere l’occasione al volo e prenotare subito …”
“Clicco subito su ‘Hotel a partire da € 25,00. E cosa mi trovo? Non un insieme di offerte una sotto l’altra che mi permettono (addirittura!) di acquistare on line, ma una directory di hotel ordinati (ed ordinabili) esclusivamente in ordine alfabetico. Con pochissime indicazioni sulla struttura e senza alcun riferimento ai prezzi, tanto meno della fantasmagorica offerta di 25 euro, della quale non c’è traccia, da nessuna parte!”.
“Ho provato a cliccare su un nome a caso di quegli hotel (certo, a caso, non ci sono altre ragione per sceglierne uno piuttosto che un altro, tipo ‘hotel per bambini’, ‘con spiaggia privata’, ‘etc …). Questo è il risultato:”
“Inizio a innervosirmi parecchio. Ho già prenotato diverse volte un hotel o un pacchetto vacanza on line. Questa cosa qua non funziona. E poi volevo l’OFFERTA, era pubblicizzata in modo così evidente …” . “Pensando a un errore di sistema sul “booking” del ricettivo” (sì, ingenuamente Mario continuava a credere che nel back end ci fosse un booking o quantomeno un sistema di pre-prenotazione), “provo a vedere cosa succede con l’autonoleggio, che mi propone delle auto al clamoroso prezzo di 25 euro!”
“Clicco e … questo è il risultato.”
“Dei link che rimandano ai siti delle principali società di autonoleggio!”.
E quindi cosa hai fatto? Gli chiedo sconsolato.
“Mi sono rotto le palle – mi dice Marco, anche se non ha usato proprio quella parola – e ho cercato “Offerte sardegna su Google, dove c’era di tutto fuorché quella specie di sito …”.
Non so davvero se alla fine Marco abbia trovato la formula giusta per la sua vacanza, mi auguro di sì, anche perché sul web ci sono tanti portali di operatori privati che fortunatamente funzionano. Penso però che:
- in un momento così delicato dove tutte le regioni italiane (e non) lottano con tutte le armi a loro disposizione per accapparrarsi una fetta di mercato dei turisti italiani sempre più piccola e delicata, certi errori di comunicazione diventano piuttosto gravi, per di più se gli si dà una risonanza sul web di quelle proporzioni (a partire dalle campagna su Repubblica e Corriere). L’effetto boomerang può essere devastante
- fatico a dare un senso al portale Visit Sardinia, che per ora mi sembra una costola di Sardegna Turismo e non capisco perché ne sia stata fatta una cosa a sé, perdendo tra l’altro qualsiasi caratteristica di tipo evocativo-emozionale;
- il sito è solo in italiano, in uno scenario dove a crescere è il turismo estero;
- le sensazioni provate dopo aver visitato il portale sono due: dal “tanto rumore per nulla” al “dietro ogni saldo c’è sempre la fregatura”. Con l’aggravante che, in questo caso, le due sensazioni si uniscono: “dietro tanto saldo non c’è proprio nulla, che fregatura!”
- Credo negli esperimenti, soprattutto sul web, dove c’è chi sostiene che per la rapidità di evoluzioni e cambiamenti continui bisogna sempre ritenersi in perenne versione beta. Ma l’alta stagione non può essere il tempo degli esperimenti, alla disperata rincorsa di una gara probabilmente ormai decisa (e persa), almeno a livello di promozione istituzionale, rispetto a chi ha pianificato per tempo, bene e con consapevolezza. Ora è tardi, era meglio tenere e migliorare per quanto possibile il solo portale Sardegna Turismo ed evitare di proporre a casaccio delle offerte inesistenti. Perché sul web è facile che un utente scocciato, con un click, vada a finire a Tropea o a Sharm el Sheik. Parlando male di noi.
A proposito … entrando sul portale Sardegna Turismo alla ricerca di senso, scopro questa bella offerta:
Questo sì che è interessante. Ma perché su Visit Sardinia non c’è traccia del coupon? Perché dai banner su Repubblica e Corriere non si accede direttamente qui? Mah, intanto, nel mio piccolo, io lo pubblicizzo …
“Domani è un altro giorno, ormai è qua!” (V. Rossi)